La realtà vista da una prospettiva differente

So quello che sono e sogno quello che non posso essere, ma non mi illudo di essere quello che sogno

mercoledì 24 dicembre 2014

Natale: se non sei pronto ad accettare la vita con ottimismo, è meglio che te ne stai zitto!

L'esempio di Zaccaria
Zaccaria è un sacerdote, padre di Giovanni Battista, l'ultimo grande profeta chiamato a preparare la venuta di Gesù.
Ebbene, durante le funzioni sacerdotali nel santuario del Signore (luogo accessibile solo ai sacerdoti) gli appare un angelo che preannuncia la gravidanza della moglie ormai in là con gli anni. 
L'angelo parla di vita, dell'allegria e della felicità che porterà questo bambino, perché pieno di Spirito Santo.
Ci manca poco perché Zaccaria non si metta a ridere: "Come posso avere la certezza di ciò?". Non ci crede Zaccaria: lui, uomo dedito al culto da una vita, non riconosce l'angelo, ne ha paura e poi non crede alle sue parole.

Visto che non hai creduto, sarai muto
Per la sua incredulità, non ha nessuna buona novella da portare al mondo; tanto vale che se ne stia zitto!
Fanno sorridere i gesti con cui Zaccaria si esprime durante la gravidanza della moglie, sono quasi comici. 
Una volta nato il bambino, è costretto a scrivere su una tavoletta il nome che vuole mettergli. E, finalmente, la sua lingua si libera! Può di nuovo annunciare il Signore!
La paura della gente
Eh no, qui c'è qualcosa di strano: un padre che resta muto, poi ricomincia a parlare; un nome che non c'entra niente con la tradizione familiare di apporre nomi dei genitori o dei nonni. 

E siamo solo agli inizi
Quel bambino sarà un profeta del deserto, uno che incita la gente alla conversione e ad azioni concrete (dare due tuniche a chi ne ha una, non approfittare della propria condizione sociale o del proprio lavoro, ecc.), non un classico sacerdote del tempio, dedito al culto e alla riscossione delle offerte.
Non resta che stare a vedere.

Chi può parlare di Dio?
Questa la grande domanda: può parlarne solo chi è illuminato dal Suo Spirito. A nulla vale essere sacerdote, ricco, famoso. Lo Spirito è come il vento, soffia dove vuole (Gv, 3 ,8).
E la vita è lo specchio dell'anima di un uomo, quindi...

Natale
Beh, se siamo eternamente pessimisti, chiusi ad ogni cambiamento, ciechi di fronte al nostro prossimo, pronti sempre a vedere il lato negativo e così patetici da voler prevedere tutto nella nostra vita, non ha senso festeggiare il Natale.
Due diverse prospettive
Il povero Zaccaria, come molti anziani, è attaccato alla tradizione, al "facciamo come si è sempre fatto". All'annuncio della novità dice che non è possibile.
Maria invece, da giovane "sbarazzina" chiede come sia possibile che resti incinta. Sottile differenza, ma fondamentale: vediamo subito il negativo, gli ostacoli, o ci chiediamo come fare per raggiungere il nostro obiettivo, prendendoci del tempo ed ascoltando per poter rimuovere gli ostacoli?

Buon natale!

venerdì 12 dicembre 2014

La storia di Claudio, quando la sofferenza non si può spiegare, tutto sta nel fermarsi ad essa o riuscire ad andare oltre




Come accettare tanto dolore?
La riflessione di Claudio: cerco l'umano
Condivido qui pensieri scambiati con Claudio, che per anni è stato membro di una comunità di Salvador che aiuta le persone di strada e/o dipendenti da stupefacenti. Per anni ha condiviso la vita di tutti i giorni, assieme alla moglie, conosciuta in comunità, con persone non facili, per usare un eufemismo, a volte dovendo affrontare situazioni di crisi di astinenza degenerate in atti di violenza, anche se non nei suoi confronti. 
caravaggio flagella
Claudio è sicuramente un tipo "particolare", nell'aspetto (biondo, molto stempiato con i pochi capelli, che ha lasciato crescere raccolti in una coda, alto quasi 1 metro e 90 centimetri, ma con soli 60 kg di peso, vegetariano) e nel modo di fare, sempre calmissimo, silenzioso, lento nei movimenti, ma infaticabile nei lavori manuali, tanto di muratura quanto di lavorazione del legno. 
Di forte spiritualità cristiana, vissuta veramente nella costante preghiera interiore, trasmette alle persone con cui parla una pace e fa sentire a proprio agio; per questo tutti amano parlare e sfogarsi con lui.
Ebbene, ha condiviso con me un suo pensiero costante sul dolore.

Se lo combatti o le neghi perdi, se lo affronti puoi fare qualcosa
Si riferisce soprattutto al dolore autoinflitto dalle persone, oppure a quello verso i più indifesi. Inizialmente, la rabbia e il voler far giustizia non gli permetteva di trovar pace. Si sentiva l'avvocato dei poveri e la rabbia prevaleva, oltre ad un costante senso di allerta, pronto a scattare per le ingiustizie non appena si manifestassero.
Stava cadendo nella violenza, nel reclamare senza risolvere nulla.
Finchè...
...vinto dalla nausea lascia il lavoro di camionista nel sud del Brasile per dirigersi, mezzo in autostop e mezzo a piedi, verso il nord-est, terra di sua madre. Per caso conosce la comunità della Trinità e viene subito colpito dalla spiritualità al servizio del recupero dalla dipendenza dalle droghe. 
Qui, mette le sue competenze manuali al servizio degli altri.
Partecipando alla vita comunitaria, sente ripetere spesso di questo Dio che si umanizza, che condivide il dolore umano...
Un Dio umano prima di tutto, e non giustiziere.
Ma, allora, non è onnipotente?
Il concetto di onnipotenza, dice lui, viene dalla filosofia, non dal Vangelo, che dice che "Dio nessuno l'ha mai visto. Solo il Figlio", quindi le nostre speculazioni sono inutili.
Tuttavia il Dio del Vangelo è un Dio che si incontra negli uomini ("Ogni volta che farete una cosa a uno di questi piccoli, la farete a me"), un Dio che dona la vita, e che, incarnandosi, condivide il nostro universale desiderio di felicità.
Padre, Misericordioso, Buon Pastore.

Non c'è un perché. Ma fai ciò che puoi e incontrerai Dio
La mentalità di Dio non è la nostra. 
La Bibbia dice:

Potrà forse discutere con chi lo ha plasmato
un vaso fra altri vasi di argilla?
Dirà forse la creta al vasaio: «Che fai?»
oppure: «La tua opera non ha manichi»?
(Isaia 45,9) 

Cercare il Trascendente nella profondità e a partire dalla profondità dell'umano; e, proprio nella ferita del fratello, da noi condivisa scorgere una Presenza nascosta

Volontariato

Un'esperienza che può cambiare la tua visione del mondo

Se vieni a Salvador per un buon periodo di tempo, non mancare di uscire dal circuito turistico. 
Non chiudere gli occhi alla realtà vera.
Non accontentarti del mondo fittizio in cui vogliono relegare i turisti.

Se vuoi qualche idea, vedere una realtà di periferia, visitare un progetto sociale o partecipare attivamente come volontario, non esitare a contattarmi.

Qualche esempio
-Visitare un orfanotrofio per bambini e ragazzi vittime di violenza.

-Visitare un centro diurno per la socializzazione di persone di strada, con attività e dinamiche di gruppo realizzate da psicologi, assistenti sociali e volontari.

-Visitare una comunità che accoglie persone di strada e tossicodipendenti dentro una chiesa che era abbandonata, con la spiritualità come parte fondamentale del processo di recupero della salute e della dignità delle persone.
-Uscire la notte per incontrare il popolo di strada, che non ha casa e che, molto spesso, è caduto nella dipendenza dalla droga.

-Svolgere attività di strada (disegno, giochi vari) con bambino di quartieri popolari.

In sostanza, puoi incidere davvero sulla vita delle persone, di te che leggi e di quelli che potresti incontrare.



Ong Internazionali
Numerose sono le Ong internazionali, basta farsi un giro su internet, soprattutto nell'educazione con bambini delle favelas; molte di queste richiedono un contributo per poter essere volontari, oppure specifiche competenze in ambito educativo o sanitario, principalmente.

Ong locali
Ma esistono anche numerose associazioni o organizzazioni senza scopo di lucro a livello locale che, avendo meno entrate di una Ong internazionale, sono molto più ben disposte ad accogliere volontari, anche con poca esperienza.

Per quanto tempo e quante ore settimanali?
E' fondamentale rispondere a queste domande; pensiamo per esempio a chi fa volontariato con i bambini: si instaurerà presto un rapporto profondo, soprattutto se questi, per esperienze già vissute, sono emotivamente fragili e bisognosi di figure di riferimento adulte che svolgano la funzione di genitori magari assenti.