La realtà vista da una prospettiva differente

So quello che sono e sogno quello che non posso essere, ma non mi illudo di essere quello che sogno

mercoledì 2 luglio 2014

Fratello, dove sei?


Capita di conoscere alternative alle parabole classiche dei vangeli, in questo caso, quella del figlio “prodigo”. Il vangelo di Luca 15, 11-32 racconta la storia di un fratello minore che, chiesta al padre la propria parte di eredità, se ne va in un paese lontano e spende tutto in una vita dissoluta; poi, spinto dalla fame e dalla miseria (il vangelo non specifica se vi siano anche motivazioni affettive), torna dal padre per offrirsi come operaio. Il padre gli corre incontro quando lo vede da lontano e prepara una festa per il figlio ritrovato, causando l'invidia del maggiore. Il padre, allora, cerca di convincerlo a partecipare alla sua gioia: “Tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo”. La parabola finisce così, senza rivelare se il figlio maggiore decide di partecipare alla festa o restare imbronciato o se i due fratelli si riparleranno mai.



Alberto è il fratello maggiore. E' in strada da una settimana, arrivato da San Paolo per cercare il fratello, José, dileguatosi da vent'anni. E' il suo terzo tentativo di rintracciarlo e, finalmente, sembra la volta buona. Un conoscente di San Paolo, venuto in vacanza a Salvador, ha detto di averlo avvistato nel centro storico, nelle vesti di un mendicante, così lui è partito sulle traccie di questa semplice voce.
Arrivato qui, ha trovato chi lo conoscesse, ma José non si trova più al centro storico. Dicono che stia usando qualche “sostanza” e che ora frequenti la Cidade Baixa. Alberto ha scelto di prolungare la permanenza, ma i soldi per dormire non ci sono, così passa le notti in strada, assieme ad altri cinque uomini con cui condivide una tettoia al Largo di Roma. Ogni giorno va in una zona della Cidade Baixa (espressione generica con cui sono indicati diversi quartieri di Salvador) e chiede informazioni del fratello.

Vent'anni: chissà quanto sarà cambiato, fuori e dentro! Ma ad un fratello vero non importa.

“Quando lo avrò trovato, chiamo i miei e mi faccio mandare i soldi per i nostri biglietti di ritorno”. Non ha dubbi che lo seguirà, che tornerà alla vita di prima, meccanico nell'officina di famiglia.

“E lui viene con me! Lavorerà nella nostra officina” indicando il compagno di strada che lo sta accompagnando tutti i giorni per le strade di Salvador. “Beh, io sono di Salvador, ma i miei sono morti, fratelli non ne ho, quindi... In realtà sono muratore, ma posso imparare”.

Cosa lo avrà spinto a partire? Forse Alberto lo saprà. O forse no.
Ma ciò che mi resta di questo incontro è l'accoglienza reciproca verso Alberto, praticamente accolto in casa dai compagni di strada, al riparo dalla pioggia e dai pericoli.
Oltre all'immensurabile amore di Alberto, al suo coraggio e sprezzo del pericolo e dell'ignoto. Forse anche un po' ingenuo, ma l'Amore è così concentrato sull'Amato da non pensare ad altro che al riabbraccio.



Nessun commento:

Posta un commento